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QUALI IMPEGNI DAGLI ELETTI AL PARLAMENTO EUROPEO PER I CALABRESI, CHIAMATI A FRONTEGGIARE LA GRAVE EMORRAGIA DEMOGRAFICA?
Sul sito www.giorgioliguoriperlacalabria.it consultabili i dati nazionali, regionali, e dei comuni dell’Alto Ionio calabrese delle Elezioni Europee dal 1979 al 2009. Il prossimo 25 maggio 1.796.196 calabresi saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo. Anche se il numero degli elettori è in costante aumento (cinque anni fa erano poco più di 1.780.000 e dieci anni fa poco più di 1.750.000), quello degli abitanti della Calabria è, purtroppo, in costante diminuzione: 1.956.115 al 30 novembre 2013 (dato Istat più recente), contro 1.959.050 (Censimento popolazione italiana del 9 ottobre 2011). E’ ripresa l’emigrazione, soprattutto di giovani, verso il centro-nord e l’estero. Le cause? Principalmente la scarsa possibilità di trovare lavoro nella terra di origine dopo aver conseguito un titolo di studio sia di scuola superiore che universitario. Non è trascurabile nemmeno il crescente fenomeno della denatalità; ma come si può oggi pensare di mettere al mondo dei figli se non si è nella condizione di dargli da mangiare? Insomma, sempre meno giovani mettono su famiglia in Calabria, in particolare nei piccoli centri abitati dell’entroterra e più distanti dalle grandi aree urbane dei capoluoghi di provincia. Un esempio allarmante viene dai sedici comuni dell’Alto Ionio calabrese (Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Canna, Castroregio, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Montegiordano, Nocara, Oriolo, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce e Villapiana), la cui popolazione complessiva è sensibilmente diminuita, passando dai 37.068 abitanti (Censimento ottobre 2011) ai 36.517 attuali (Istat novembre 2013). L’Alto Ionio si sta sempre più avvicinando al dato della sua popolazione di centocinquanta anni fa, quando i suoi abitanti erano 26.865, (Primo Censimento del Regno d’Italia - anno 1861). Anche da questo dato si evince che l’Alto Ionio calabrese sta regredendo non poco a livello sociale. Siamo assai distanti dai 45.387 abitanti censiti nel 1961, quando grazie anche ad uomini che vivevano la politica come un servizio e una missione, si dava speranza attraverso l’avvio di progetti di sviluppo in ambito agricolo, turistico, dell’industria alimentare e dell’artigianato. Progetti volti a creare occupazione rincorrendo nel Mezzogiorno d’Italia il “boom economico” dei primi anni ’60 del Nord industrializzato. Oggi il lavoro che non c’è e quello che si trova spesso in nero e sottopagato spingono i giovani calabresi ad emigrare. Mentre, gli immigrati che arrivano nei piccoli centri (per la verità non molti), soprattutto dall’Est Europa, che trovano occupazione nel settore domestico, in agricoltura e nell’edilizia, essendo in gran parte irregolari, restano a lungo dei “fantasmi” per l’anagrafe comunale. Se coloro che saranno eletti il 25 maggio al Parlamento Europeo non si attiveranno seriamente a sostenere le Amministrazioni pubbliche e, nel contempo, i privati imprenditori nel mettere in campo progetti di sviluppo nei settori agricolo, turistico, dell’industria alimentare e dell’artigianato, che sono le principali risorse della Calabria, quindi ad utilizzare al meglio i Fondi europei per la formazione professionale e la ricerca in questi ambiti produttivi, difficilmente i giovani resteranno. Solo con una seria politica di sviluppo occupazionale si potrà fronteggiare la grave emorragia demografica, altrimenti, nel giro di pochi lustri, sarà la causa principale della morte di tanti piccoli e medi centri abitati calabresi. Sul sito internet www.giorgioliguoriperlacalabria.it (sezioni “Dati elettorali” e “L’Alto Ionio calabrese in breve” con sottosezione “Andamento demografico”) potranno essere consultati, da sabato 24 maggio, i dati demografici aggiornati, ma anche i dati elettorali nazionali, regionali e dei comuni dell’Alto Ionio relativi alle Elezioni Europee svoltesi dal 1979 al 2009 (dati disponibili da venerdì 23 maggio). Questi ultimi sono di particolare interesse anche storico ed aiutano non poco a comprendere l’“evoluzione” dei partiti e dei movimenti politici in Calabria e in Italia negli ultimi trenta anni. Ricordiamo che “giorgioliguoriperlacalabria.it” è un sito online storico-giornalistico realizzato nel 2009 a Perugia da un gruppo di giovani giornalisti e webmaster calabresi ed umbri. E’ dedicato a Giorgio Liguori (1922-1970), un medico e politico impegnato nel riscatto sociale del ceto meno abbiente della sua terra, che perse la vita nell’adempimento del suo mandato di consigliere regionale. Liguori fu uno dei quindici membri della Commissione per lo Statuto della Regione Calabria, che fu redatto ed approvato in un momento di particolare tensione sociale e politica culminata nei tragici “moti di rivolta” di Reggio. Lo Statuto calabrese fu considerato «uno dei migliori d’Italia», perché rappresentò un punto importante dell’«elaborazione istituzionale» per l’attuazione del regionalismo attento anche al processo di integrazione europea che portò nel 1979 alle prime Elezioni del Parlamento Europeo. Questo sito è dedicato anche a tutti i consiglieri regionali della Calabria della Prima Legislatura, i “padri costituenti” della Regione calabrese. |
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